I sedicenni di oggi non sono così diversi da quelli di 15 anni fa.

Ora vi spiego perché sono arrivato alla conclusione del titolo.

A ‎scuola‬ in terza ho fatto realizzare dei siti internet in classe in gruppi di due, con argomento libero, ma con rispetto di consegne su layout e formato del sito.

Gli argomenti sono stati:
– Birre (sono sedicenni…)
– Nolan
– Ed Sheeran (un cantante soft tipo James Blunt)
– Scacchi
– Sport di combattimento
– Lo Spazio
– Tolkien
– 5SOS (un gruppetto pop punk)
– Geologia
– I primi elaboratori.

I sedicenni di oggi non mi sembra poi abbiano interessi molto diversi dai sedicenni dei miei tempi (almeno all’interno del mio liceo, sì insegno nella scuola in cui ho studiato), mi viene in mente la parola consolante, ma non so se lo sia davvero.

Tutto cambia perché nulla cambi davvero.

2 pensieri su “I sedicenni di oggi non sono così diversi da quelli di 15 anni fa.

  1. ecco qui si che mi piace discutere, l’informazione resta e si ritrova facilmente 🙂
    non mi ero accorto avessi un blog su wordpress tiko!

    tornando IT, considerati i risultati che vedo nella nostra generazione ad oggi, generalizzando, direi che non è proprio così consolante…

    più che altro ai nostri tempi non si parlava di crisi, il futuro appariva roseo mentre oggi il catasfrofismo è all’ordine del giorno: intravedere nonostante tutto serenità lo trovo paradossalente positivo, in un mondo dove la sovra informazione e l’esasperazione comunicativa accendono conflitti intestini anche lì dove non ha nemmeno senso porseli.

    la preoccupazione sale però quando la serenità sfocia nell’indifferenza, e la nostra è stata una generazione per lo più di indifferenti, alienati dal contesto sociale.
    parlo generalizzando ovviamente, ma non ho remore a mettermici in mezzo anch’io: al futuro ho cominciato a pensarci seriamente solo dai 24-25 anni in su. prima tutto era solo un gioco dove le cose importanti della vita cadevano dal cielo come i funghetti di mario bros 🙂

    adesso rimediare è più difficile, ma niente di cui disperarsi solo rimboccarsi le maniche!

    ciao!

    pips

    • Non sono d’accordo, io mi ricordo chiaramente il fermento che c’era quando ero alle superiori, iniziava a girare il commercio equosolidale anche in Italia, c’erano: i social forum, i primi Gruppi d’Acquisto Solidale… i Modena City Ramblers erano all’apice della carriera e non erano ancora una brutta copia di sé stessi, c’era Manu Chao 🙂
      Poi il G8 a Genova che ha sfasciato un movimento che metteva insieme: dagli scout ai centri sociali, dai partigiani ai disabili…
      Ricordo la mia co-gestione del Bruno, l’energia, le vibrazioni, l’onda che c’era…

      E che i gusti dei ragazzi non siano cambiati poi tanto lo trovo in qualche modo consolante… c’è speranza, Proxima Estacion Esperanza.

      Forse lo trovo consolante nel senso che gli esseri umani a quell’età si assomigliano al di là della generazione cui appartengono.

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