La precarietà esistenziale stanca.
Inizialmente sarai arrabbiato, sarai folle, lotterai con tutte le tue forze contro la precarietà, sacrificherai tempo, affetti, energie e esistenza all’altare di una progettualità che speri esistenziale.
Nel paese dove hanno già venduto anche l’aria non ancora generata dagli alberi sarà un cammino difficile, respirare con l’aria rarefatta non è facile, figuriamoci camminare.
La salita, la sete e la fame non appagate ti fiaccheranno e inizierai a dimenticare la precarietà e ad avere la necessità di un’esistenza, ti godrai piccole splendide oasi di esistenza che verranno prosciugate appena dopo un breve sospiro di sollievo.
Sarai sempre più precario e le oasi diverranno pian piano anch’esse sempre più rarefatte, entrerai in un circolo discendente.
un circolo però non può mai essere discendente 😛
Hai ragione, e allora una spirale sia 😉