
https://www.facebook.com/venezialiberamusica/videos/1550878178491251/
Le proposte puoi leggerle qui o direttamente sul sito della campagna.
Le proposte puoi leggerle qui o direttamente sul sito della campagna.
All’Aperitivo di presentazione di Venezia Libera La Musica di oggi, Giovedì 21 maggio ore 19 presso Imagina Café, campo S. Margherita (vicino ponte dei Pugni), Venezia, racconterò le 5 proposte concrete della campagna Venezia Libera la Musica per favorire la musica dal vivo e la realizzazione di eventi in città, avendo ben presente che la musica dal vivo e la cultura sono un momento di relazione e creazione di tessuto sociale irrinunciabile oltre a generatrici di lavoro e ricchezza.
Ecco quindi 5 proposte concrete nate per concretizzare gli obiettivi della campagna:
Venezia Libera La Musica partirà da questi primi 5 punti per poi ampliarsi parlando di spazi dedicati alla musica dal vivo e alla cultura e creazione di un forum dei musicisti cittadini per ascoltare, comprendere e provare a formulare soluzioni con chi la musica e la cultura la vive da protagonista ogni giorno.
Giovedì 21 maggio ore 19 presso Imagina Café, campo S. Margherita (vicino ponte dei Pugni), Venezia
Aperitivo di presentazione di Venezia Libera La Musica
campagna per favorire la musica dal vivo nel comune di Venezia
con:
– Pierpaolo Capovilla (Teatro degli Orrori)
e i promotori:
– Cristina Baldan, Enrico Vianello (Lista Felice Casson Sindaco),
– Paolo Ticozzi (Lista Partito Democratico)
– Lucio Rubini (comitato Casson)
Invitati i primi firmatari, gli aderenti e tutta la cittadinanza.
Colorare la Città di Terraferma
Illustrazioni, Poesie, Murales, interventi di street art, proiezioni video sui muri della città di Terraferma, che amo pensare come un enorme foglio bianco, una grande tela da colorare.
I muri di una città possono diventare portatori di un messaggio, supporto per un’opera artistica, sull’esempio di Bruxelles sui cui muri ci sono oltre 50 illustrazioni con enormi personaggi dei fumetti, e molti turisti cartina alla mano seguono un percorso ad hoc alla loro ricerca.
Un modo alternativo per lavorare sulla città, sul trovare un nuovo significato per Mestre collegata all’arte contemporanea, non solo quella dei musei ma quella fatta dai piccoli e grandi artisti che operano in città e non solo.
Un modo per abbellire luoghi pubblici ma anche cantieri come nel caso di quello in piazza Ferretto della foto qui sotto e qui sopra.
In città sono già stati fatti alcuni tentativi a riguardo, basti pensare al Parco Albanese con l’iniziativa Meeting of style o la ridipintura dell’esterno dell’Auditorium Lippiello alla Cipressina, va fatto sistema e creato un piano strategico in merito per colorare Mestre con l’arte e far passare il messaggio che a Mestre l’arte è reale.
Questa campagna per quanto mi riguarda si inserisce nella macrocampagna Venezia Libera l’Arte che si divide in tre parti:
– Venezia Libera La Musica, per la valorizzare e agevolare la musica dal vivo negli spazi pubblici e privati, occasione di aggregazione e creazione di comunità e presidio del territorio;
– Venezia Libera l’Arte di Strada, proposte per valorizzare l’arte di strada e integrarla nell’offerta culturale cittadina rivedendo il regolamento che la regola;
– ColoriaMestre, per pensare Mestre come un grande foglio bianco da colorare con Illustrazioni, Poesie, Murales e interventi di Street Art.
Se vuoi conoscere gli altri progetti per quanto riguarda la cultura vai alla pagina Cultura & Comunità.
Penso che si possa fare molto per la musica dal vivo a Venezia e Mestre e voglio farlo!
In quest’ottica con altri amici candidati come me in consiglio comunale abbiamo fatto partire la petizione che si chiama Venezia Libera la Musica.
La campagna è volta a portare l’attenzione sulla musica dal vivo in città e in particolare vuole andare a richiedere l’applicazione del Live Music Act, legge di Massimo Bray per snellire le burocrazie per la musica dal vivo, anche a Venezia e Mestre e agevolare
Il mio contributo in questi anni per la musica dal vivo in città con eventi e festival è noto, e voglio continuare ad impegnarmi in tale senso anche una volta eletto!
Per ora la campagna si struttura in una raccolta di adesioni rivolta a musicisti, operatori del settore, associazioni e cittadini che abbiano a cuore la sorte della musica dal vivo in città, vi si può aderire da qui.
L’impegno è quello che una volta eletto di fare in modo che quanto qui scritto venga messo in pratica.
Stiamo organizzando un evento per la promozione della campagna, notizie a breve.
Questa campagna per quanto mi riguarda si inserisce nella macrocampagna Venezia Libera l’Arte che si divide in tre parti:
– Venezia Libera La Musica, per la valorizzare e agevolare la musica dal vivo negli spazi pubblici e privati, occasione di aggregazione e creazione di comunità e presidio del territorio;
– Venezia Libera l’Arte di Strada, proposte per valorizzare l’arte di strada e integrarla nell’offerta culturale cittadina rivedendo il regolamento che la regola;
– ColoriaMestre, per pensare Mestre come un grande foglio bianco da colorare con Illustrazioni, Poesie, Murales e interventi di Street Art.
Se vuoi conoscere gli altri progetti per quanto riguarda la cultura vai alla pagina Cultura & Comunità.
La situazione dell’arte di strada a Venezia non è affatto buona eppure Venezia è la città in cui è nata la commedia dell’arte ed è stata una culla della cultura per secoli; oggi per gli artisti sono soggetti ad un regolamento sull’arte di strada che non li valorizza, un regolamento vecchio, restrittivo e sanzionatorio, che va cambiato, ci sono pochi permessi e sono difficili da ottenere, qui sotto potrete approfondire in dettaglio la situazione attuale.
Io sono per favorire l’arte di strada e valorizzarla, poiché può essere un motore importante per far vivere culturalmente la città a basso impatto e senza oneri per l’amministrazione, penso al centro di Mestre che langue di attività culturali, salvo qualche exploit e penso a un’offerta continua
Per questo ho dato vita alla campagna Viva L’arte di Strada che fa parte della campagna complessiva Venezia Libera l’Arte (che si occupa anche di musica dal vivo e di street art intesa come graffiti e arte urbana).
La presentazione della campagna sarà: Venerdì 22 al Circolo FLAT in via Torino dalle ore 22.
Vi parteciperanno i Fuoribordo (concerto venetian folk groove), World Trip Sounds ( dj set balkan beat) e la performance degli artisti di strada: Lucie Harrison e Andrea Nalesso dell’atelier teatro fisico Philip Radice (Torino).
evento facebook.
L’Attuale regolamento va cambiato quanto prima, qui sotto descrivo la situazione attuale per gli artisti di strada e qualche proposta in merito.
LA SITUAZIONE ATTUALE
Per esibirsi attualmente è necessario chiedere l’autorizzazione il mese precedente in carta da bollo (16€), ogni mese ne vengono rilasciate fino a 10 per il centro storico e 10 per la terraferma che van ritirate con altra marca da bollo (16€).
E se un artista di passaggio volesse esibirsi? Non potrebbe, e tra poco vediamo cosa rischierebbe*.
Una volta ottenuta l’autorizzazione ci si può esibire fino a 15 gg consecutivi in quel mese.
No, non ci si può esibire tutti i giorni.
E’ possibile esibirsi solo entro le 20 e non è consentito l’uso di amplificazione né di fiamme libere.
No, hai capito bene non puoi esibirti la sera! E non puoi neppure usare una piccola amplificazione, dimentica gli spettacoli col fuoco, sì, dimenticali anche in terraferma!
Ma almeno potrò esibirmi liberamente?
Citando dal regolamento: “Sono ammesse solo le seguenti tipologie:
a) suonatori;
b) cantanti;
c) burattinai;
d) madonnari;
e) giocolieri.”
Hai capito bene se sei un mimo, un clown o sei un attore di commedia dell’arte non puoi esibirti per strada!
E se mi esibisco senza autorizzazione cosa rischio?
Rischi una sanzione da € 100 a € 400, la confisca e il sequestro degli strumenti e delle attrezzature utilizzate e l’impossibilità di ottenere l’autorizzazione per un anno.
PROPOSTE DI CAMBIAMENTO
Il regolamento, come detto, va rivisto puntualmente, innanzi tutto sarebbe bello reinserire i primi due articoli del vecchio regolamento del 1999 per :
“Art. 1
Il Comune di Venezia riconosce l’arte di strada quale fenomeno culturale e ne valorizza tutte le forme espressive.
Art. 2
L’arte di strada è esercitata liberamente sul territorio comunale nei limiti del presente Regolamento.”
Un’idea è quella di cambiare le modalità per il rilascio dei permessi, bisognerebbe che il comune facesse delle convenzioni con alcuni locali e circoli ove organizzare delle serate settimanali con le esibizioni degli artisti richiedenti l’autorizzazione e a fine serata verrebbero rilasciati i permessi.
In tal modo si verificherebbe che i richiedenti siano realmente artisti e a fine serata si potrebbero rilasciare direttamente le autorizzazioni; queste serate porterebbero programmazione e diventerebbero momenti di comunità per gli artisti di strada e i cittadini.
Bisogna anche cambiare la durata dei permessi anche solo 15 giorni, e aumentarne il numero e naturalmente permettere piccoli impianti di amplificazione a batteria.
Sarebbe bello che questi cambiamenti nascessero da un forum di artisti di strada locali e non cui invitare anche la FNAS (Federazione Nazionale Artisti di Strada) che più volte si è espressa in merito.
Per approfondire:
– inchiesta di repubblica sull’arte di strada;
– l’attuale regolamento sull’arte di strada del Comune di Venezia;
– il vecchio regolamento del 1999 del comune di Venezia.
Questa campagna per quanto mi riguarda si inserisce nella macrocampagna Venezia Libera l’Arte che si divide in tre parti:
– Venezia Libera La Musica, per la valorizzare e agevolare la musica dal vivo negli spazi pubblici e privati, occasione di aggregazione e creazione di comunità e presidio del territorio;
– Viva l’Arte di Strada, proposte per valorizzare l’arte di strada e integrarla nell’offerta culturale cittadina rivedendo il regolamento che la regola;
– ColoriaMestre, per pensare Mestre come un grande foglio bianco da colorare con Illustrazioni, Poesie, Murales e interventi di Street Art.