E scegliere ogni giorno di vivere il conflitto.
Vivere nello straziante conflitto interiore, straziati da cavalli da tiro che puntano verso parti opposte. Vivere ogni giorno la consapevolezza del conflitto e i suoi limiti.
Rimanere fermi coscienti che seguire falene che vanno verso il sole o verso lo spazio vuoto non sia una soluzione valida.
Da un lato si brucia, dall’altra non c’è aria da respirare. Bisogna restare in orbita in un difficile equilibrio precario, che va puntellato e scelto coscientemente ogni giorno, mica facile, eh.